10/06/14

"Il potenziale tras-formativo del viaggio a piedi: il progetto LoveWalk"

Il viaggio ha un significato simbolico, è un archetipo presente in pressocché tutte le culture ed epoche.
Per viaggio si intende sempre un movimento, uno spostamento da una posizione all'altra, geografica e/o psico-fisica: al viaggio ci riferiamo non solo in caso di un cambiamento di paese, città, regione, stato o continente; viaggio può essere anche un sogno, o un'esperienza esistenziale/mistica, o un passaggio da una condizione psico-fisica a un'altra, come accade tra la pubertà e l'adolescenza, per esempio.

Il viaggio, dunque, indica una transizione, che può essere solo esteriore, cioè geografica, oppure anche interiore, coinvolgendo la condizione del corpo, della psiche e dell'anima.
Cosa fa la differenza? La singola persona. Mi spiego.
Se vado a un colloquio di lavoro lontano da casa, in linea di massima sono orientata verso un'esperienza meramente esteriore, ma se decido che ottenere quel lavoro può significare la svolta della mia vita, allora mi predisporrò anche nei confronti di un viaggio interiore.
Diversamente, se l'esito del colloquio significa poco per me, allora il mio Io sarà disponibile al coinvolgimento profondo in misura assai più limitata. Se durante il mio viaggio tutto va come da copione, sarà la sua stessa prevedibilità a indirizzarmi di più verso un'esperienza solo esteriore, o verso una più intima, a seconda di come io stessa funziono, se ho bisogno più di stabilità o di avventura per aprirmi interiormente, per esempio.

Alcuni particolari viaggi, tuttavia, seppur palesemente geografici, sono ideati e scelti proprio per mettere in moto l'universo interiore, appositamente per questo: i pellegrinaggi (religiosi o laici), le migrazioni, i viaggi educativi e quelli basati sul turismo sostenibile ne sono tutti esempi perfetti.
Quando optiamo per una simile esperienza? Quando sentiamo, più o meno consapevolmente, l'urgenza di una trasformazione, di un'evoluzione, o in generale di dinamismo, movimento, aria, spazio e libertà.
Può succedere, però, che si abbia questo desiderio, anche ardentemente, ma che di fatto una volta "sul campo" non si sappia come rendere l'esprienza di un viaggio tras-formativa.
Uso il trattino per evidenziare il fatto che la "formazione" è parte integrante della trasformazione, il che è un altro modo di dire che senza formazione non può esserci alcuna trasformazione! Senza un'adeguata formazione in questo senso, il potenziale del viaggio resta tale, non divenendo mai potere in atto.

Noi amiamo così tanto il potere del viaggio a piedi, la natura, la condivisione e l'avventura da averne fatto un'arte, una missione e una vera e propria professione!
Nel 2010 abbiamo ideato il progetto LoveWalk, che per ora include
- un workshop itinerante a piedi sulla Via Francigena del Sud da Roma a Terracina, già proposto dal 2012;
- una guida ITA/ENG sotto forma di e-Book, distribuita gratuitamente nel web da luglio 2013, e che consente a tutti di ripercorrere le tappe del viaggio e di sperimentarne alcuni simpatici esercizi formativi;
- un progetto europeo di stampo internazionale, che sta iniziando a prendere forma proprio in questo periodo.

Il LoveWalk è parte di un progetto più ampio, volto a creare un centro di formazione diffuso in un territorio di 130 km, attraversato da un'antichissima via di pellegrinaggio e finalizzato alla trasmissione di tutti i saperi sulla sostenibilità della vita.

È il più articolato di una serie di percorsi per la formazione di adulti all'aperto (outdoor learning), il cui scopo è l'apprendimento di modalità per facilitare e migliorare il rapporto tra le persone e tra esse e l'ambiente – natura, territorio e collettività.
Il LoveWalk, quindi, è sia un workshop che si può seguire con Ilaria Cusano e Sandro Pravisani (fondatori dell'A.S.D. "Artigiani dell'Amore"), sia un'esperienza da rivivere autonomamente grazie allo strumento dell'e-Book/guida, realizzato per:
- fornire informazioni utili a coloro che desiderino percorrere autonomamente il percorso da Roma e Terracina;
- promuovere la creazione di una rete di soggetti (aziende, B&B, associazioni, persone, etc.) presenti sul territorio, accomunati dalla sensibilità verso i temi della sostenibilità e della cooperazione;
- condividere le esperienze nei cammini del 2011 e 2012, per raccontare il territorio e dare ispirazione.

Siamo a disposizione per spiegare tutti i dettagli del progetto, per articoli e interviste.

Nutrire ciò che è bello equivale a proteggerlo, alimentarlo e permettergli di crescere! Inizia anche tu questo viaggio, è il più bello di tutta la vita!





IlariaCusano (sociologa, coach e formatrice) e Sandro Pravisani (ricercatore, autore e formatore)